8 settembre 2023, Giornata Mondiale della Fisioterapia

Istituita nel 1996, la giornata si pone l’obiettivo di far conoscere questa importante professione: tantissimi gli eventi in tutto il mondo

Sono passati 72 anni da quando, l’8 settembre del 1951, è stata costituita la Confederazione Mondiale di Fisioterapia – World Physiotherapy (WP) – a Copenaghen. Non è un caso, dunque, che la Giornata Mondiale della Fisioterapia sia celebrata proprio oggi: istituita nel 1996, è nata con l’obiettivo di promuovere questa professione, informando i cittadini sulle innumerevoli potenzialità di questa branca terapeutica.

Un po’ di storia

La “terapia del corpo” (letteralmente!) trova la sua origine in tempi remoti: già all’epoca degli egizi risalgono testimonianze inerenti a pratiche massoterapiche, così come nel 480 a.C. Ippocrate riconosceva l’utilità di tecniche manipolative e di idroterapia per i suoi pazienti.

Se però facciamo riferimento alla fisioterapia come terapia riabilitativa intesa in senso moderno, dobbiamo fare un salto al XIX secolo, e menzionare il francese Clément Joseph Tissot, che introdusse la ginnastica per la riabilitazione ortopedica, e lo svedese Pehr Henrik Ling, il padre della cosiddetta “ginnastica svedese” quale metodo per allenare i muscoli e, in contemporanea, migliorare equilibrio e postura.

Il 1900 è stato però il secolo in cui la fisioterapia ha avuto un progressivo e costante riconoscimento: introdotta negli anni ‘50 negli ospedali e nei centri sanitari ortopedici e geriatrici, a fine secolo è stata potenziata dallo sviluppo tecnologico di macchinari che hanno affiancato le tecniche manuali di riabilitazione.

Sarà nel 1994 che la figura del fisioterapista sarà regolamentata, con il Decreto Ministeriale 741 che definisce tale figura come un “operatore sanitario, in possesso del diploma universitario abilitante, che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a varia eziologia, congenita od acquisita”.

Dal 2018, il fisioterapista che vuole esercitare la sua professione deve necessariamente essere iscritto all’albo professionale di categoria.

Tema dell’anno

Ogni anno il WP sceglie un tema su cui puntare l’attenzione. Per il 2023, il topic è l’osteoartrite e il ruolo della fisioterapia per contrastarla.

L’artrite è un’infiammazione articolare, che può essere acuta o cronica. Spesso associata all’età avanzata, in realtà può riguardare anche bambini, adulti e atleti. I segni principali sono dolore, rigidità e gonfiore che possono ridurre la funzionalità dei movimenti, oltre a provocare sintomi secondari come ansia e depressione per la condizione che si vive.

Tuttavia, col giusto trattamento e delle buone abitudini, chi soffre di artrite può condurre una buona qualità di vita: chi è colpito da questa patologia, infatti, non deve assolutamente assecondarne la rigidità, ma deve eseguire i giusti movimenti per contrastarla.

Un fisioterapista in questo caso può essere molto prezioso, in quanto potrà ideare un programma personalizzato basato su esercizi su misura, tecniche per gestire il dolore e adattare le attività quotidiane e domestiche alle proprie possibilità.

Eventi in tutto il mondo

Il World PT Day viene celebrato in tutto il mondo con eventi che si concentrano l’8 settembre, e che hanno lo scopo di sensibilizzare sul tema internazionale scelto dall’Organizzazione Mondiale di Fisioterapia, o ancora per parlare di tematiche connesse a questo settore.

Quest’anno UniCamillus – Università Medica Internazionale di Roma ha ricevuto l’invito a due appuntamenti organizzati dall’OFI – Ordine Fisioterapisti del Lazio.

Il primo si è tenuto il 7 settembre alle ore 15 presso l’Università “La Sapienza di Roma”, dal titolo “L’Ordine incontra gli studenti”: l’evento ha coinvolto tutti gli studenti di Fisioterapia del Lazio (tra cui quelli del corso di laurea triennale in Fisioterapia del nostro Ateneo), e si è concentrato sull’attrattività e sulle prospettive future del mestiere di fisioterapista, tra tecnologia, ricerca e formazione post lauream.

Il secondo si svolge oggi 8 settembre, a partire dalle ore 9:00 presso la Sala Mechelli del Consiglio Regionale del Lazio, e ha come titolo “La fisioterapia in tutti i luoghi di vita”. In questo caso, gli spettatori sono i Presidenti e i Direttori didattici dei corsi di laurea in Fisioterapia del Lazio: tra i docenti UniCamillus, sono stati invitati il Prof. Cosimo Tudisco e la Dott.ssa Alessandra Carlizza.

Una professione ricca di soddisfazioni

Oltre alla gratitudine dei suoi pazienti, il fisioterapista gode anche di una certa velocità nel trovare lavoro dopo la laurea: dagli ultimi dati Almalaurea si rileva che oltre l’80% dei laureati lavora come fisioterapista entro un anno dal conseguimento del titolo, con una spiccata presenza di under 40 e quasi 30 mila professionisti attivi.

Il Corso di Laurea in Fisioterapia di UniCamillus presta attenzione ad entrambi gli aspetti di questa utilissima attività: oltre agli insegnamenti teorici e pratici, infatti, sono presenti materie provenienti dal campo umanistico e psicopedagogico, per insegnare agli studenti non solo quale terapia utilizzare sul paziente, ma anche come approcciarlo, incoraggiarlo, sostenerlo da un punto di vista emotivo e quotidiano.

Inoltre, l’erogazione delle lezioni in lingua inglese, permette ai laureati UniCamillus di lavorare anche all’estero, oltre che di perfezionare il proprio inglese.

Siamo in un momento storico in cui lo stress la fa da padrone, aumentando i rischi di infortuni a livello fisico. Senza contare che, grazie all’avanzamento della medicina, l’età media si è allungata e aumentano il numero degli anziani. In questi ed in altri innumerevoli casi, il fisioterapista è una figura di fondamentale importanza, per un approccio olistico e naturale alla salute: l’8 settembre è un giorno per ribadire che l’attenzione al proprio benessere non è mai troppo!