Medicina delle Dipendenze, il Master di II livello dell’Università UniCamillus che riempie un vuoto nella formazione medica

La cura delle dipendenze è tra le pochissime branche della medicina a non avere un corso di studi specialistici dedicato. Esistono i servizi dedicati all’interno del SSN; ma non si consegue, in buona sostanza, una Laurea in Medicina delle Dipendenze. Eppure di medici e professionisti sanitari che si occupano proprio di assistere persone affette da dipendenze (da sostanze o anche solo comportamentali) ce ne sono tantissimi. Sono psichiatri, psicologi, tossicologi, farmacologi ma anche diverse categorie di operatori sanitari che si occupano del coordinamento di servizi e progetti di prevenzione, cura e riabilitazione delle dipendenze patologiche.

Sembrerebbe quindi esserci una sorta di vulnus formativo nel sistema universitario. In realtà una parte dei cfu che i rispettivi corsi di laurea assegnano nelle varie discipline di base ai futuri professionisti in questo campo sono già una garanzia di qualità e competenza. Ma resta una preparazione parziale: una specializzazione più mirata di fatto non c’è. E proprio per rispondere a questa esigenza di fornire strumenti e conoscenze comuni e omogenee ai professionisti attivi in questo campo, ma provenienti da diversi percorsi più generici, UniCamillus ha attivato da diversi anni il Master di II livello in Medicina delle Dipendenze, fruibile da remoto. Un corso mirato e pensato per tutte quelle figure strategiche nel ambito della prevenzione, cura e riabilitazione e anche per coloro che intendano acquisire una formazione e un titolo che possa favorire l’acceso a posizioni apicali e di coordinamento a livello di aziende sanitarie, enti privati, istituzioni regionali e nazionali.

L’alta valenza del Diploma che l’Università Medica Internazionale di Roma rilascia al termine di questo Master è comprovata dal fatto che tale titolo sia riconosciuto anche in sede di concorso pubblico. Nel computo della valutazione dei titoli esso garantisce infatti un bonus nel punteggio finale complessivo. Più della burocrazia in ogni caso è l’esperienza diretta di chi ha frequentato in passato il Master che testimonia la sua buona riuscita, prima di tutto al livello formativo. È il caso della Dottoressa Sarah Vecchio, che ha conseguito il Diploma lo scorso anno accademico e che è stata di recente nominata direttrice del servizio per le dipendenze presso l’Asl di Novara.

“Dal punto di vista organizzativo – racconta la Dottoressa Vecchio – ho trovato molto positiva la possibilità di poter frequentare il corso anche a distanza ma con una presenza costante in aula. Una combinazione di elementi che ha permesso un confronto diretto più agevole con i relatori e i colleghi ed è stato fondamentale per ridurre al minimo i limiti che invece di solito si incontrano con le formazioni a distanza”.

UniCamillus è tra le poche università a erogare un corso di questo tipo e lo fa con una caratteristica che viene particolarmente apprezzata: “I master di questo tipo, dedicati a questa disciplina specifica e riservati sostanzialmente a medici e operatori sanitari sono pochissimi: per questo la possibilità di seguirlo da remoto, secondo me, è ideale per allargare il più possibile la platea di professionisti a cui rivolgersi. In più l’approccio non settoriale dell’insegnamento è stato un punto di forza. Non è un corso dedicato a un settore specifico della cura delle dipendenze, ma abbraccia un ampio spettro di professionalità. Io sono una tossicologa e aver partecipato a un Master che mi ha permesso di approfondire il valore psichiatrico delle dipendenze è stato senza dubbio un valore aggiunto importante. E l’interesse per me è nato anche da questa possibilità”.

Un interesse che è stato ricambiato anche da altri frequentanti, provenienti da diversi percorsi di studi e di lavoro: “Allo stesso modo credo che sia utile, ad esempio, per uno psichiatra o uno psicologo ricevere informazioni da chi si occupa invece di tossicologia e farmacologia per accrescere il proprio bagaglio di conoscenze su malattie, come le dipendenze, che hanno mille risvolti diversi. In questo senso il confronto tra professionisti, tutti abituati a trattare le stesse situazioni, ma con sfaccettature diverse per ogni ambito di riferimento, che questo corso ha permesso di portare avanti è stato senz’altro utile e stimolante”.