Cerimonia di Consegna dei Diplomi di Laurea per le Professioni Sanitarie 2023

Mercoledì 10 maggio, nell’Aula Magna di UniCamillus, si è tenuta la cerimonia di consegna delle pergamene di Laurea dell’anno accademico 2021-2022.  Oltre duecento le persone presenti, compresi gli ospiti speciali, invitati per l’occasione: le giornaliste Emma D’Aquino e Vira Carbone e il cantante e musicista Red Canzian, membro della nota band dei Pooh.

Il Magnifico Rettore Gianni Profita ha consegnato a ottantadue studenti i titoli accademici conseguiti nei rispettivi corsi di studio di Fisioterapia, Infermieristica, Ostetricia, Tecniche di Laboratorio Biomedico e Tecniche di Radiologia Medica.

Dopo i saluti iniziali da parte del Rettore e i ringraziamenti a tutti gli ospiti e le famiglie dei ragazzi e ragazze presenti, la parola è passata, a turno, a cinque rappresentanti degli studenti: Cristina Argentieri (Fisioterapista), Rita Fuseni (Infermiera), Giada Perez (Ostetrica), Aurora Tocci (Tecnico Biomedico) e Joseph Wanson (Tecnico Radiologo). In un breve discorso hanno tutti sottolineato con entusiasmo come UniCamillus abbia rappresentato molto più di una semplice università per loro, permettendo di entrare in contatto con culture diverse per un reciproco arricchimento di rapporti e di amicizie, che resteranno per la vita.

Prima della consegna delle pergamene i tre ospiti hanno risposto ad alcune domande del Rettore, lasciando un messaggio di buon auspicio per i giovani presenti. Emma D’Aquino ha sottolineato l’importanza del rispetto delle diversità, uno dei principi fondativi proprio di UniCamillus: “Il mondo dell’informazione, cui appartengo, come ogni altro ambito sociale non potrà mai essere totalmente asettico. Ma per amalgamare e far coesistere ovunque personalità e coscienze diverse, non bisogna mai cadere nella mancanza di rispetto per gli altri. Dalla scuola, all’università, al lavoro, in qualunque posto, la prima regola è il rispetto della diversità, che è un dono, per il quale dobbiamo dire solo grazie”. Le ha fatto eco Vira Carbone: “Ho provato una grande emozione ad entrare in questa aula magna oggi e vedere tanta passione da parte delle nuove generazioni di medici. Il segreto del non aver paura è dentro quest’aula. Significa credere in ciò che si fa e tirare dritto, nonostante gli eventi e avversi. Significa puntare un obiettivo ed essere certi di poterlo raggiungere”.

Red Canzian ha invece portato una testimonianza personale, che lo lega per altro proprio a UniCamillus: “Io sono qua oggi perché uno dei vostri professori, Ruggero De Paolis, mi ha invitato. Sono quello che gli è riuscito meglio, mi ha detto. Lui è un cardiologo e io nel 2015 ho avuto una disseccazione aortica. Quando mi hanno portato in ospedale, lui aveva finito una giornata di lavoro e sarebbe dovuto andare via. Invece è rientrato in sala e mi ha operato. Non posso portare esempi del mio lavoro, perché combacerebbero poco. Ma il mio è comunque un lavoro di passione. E se il professor Ruggero De Paolis non facesse il suo lavoro con altrettanta enorme passione, forse io non sarei qui”.

Seduti in platea, in rappresentanza delle diverse nazionalità degli studenti, c’erano anche Emmanuel Charles, rappresentante diplomatico di Haiti, Neena Malhotra, ambasciatrice dell’India e Connie Nkatha Maina, ambasciatrice del Kenya. Tutti e tre si sono congratulati con gli studenti, con particolare riguardo per quelli provenienti dai rispettivi paesi, ma hanno rivolto il loro messaggio di auguri a tutta la comunità accademica di UniCamillus.

Durante l’evento c’è stato anche il tempo per un commosso ricordo di Suor Grace, una suora venuta dal Ghana per studiare infermieristica in UniCamillus e deceduta nel 2020 a causa del Covid-19. Un attestato commemorativo a suo nome è stato consegnato alla Madre superiora della Congregazione delle Povere Figlie della Visitazione di Maria, Suor Maria Mazzilli. Poi, a conclusione della giornata, il tradizionale lancio del tocco degli studenti, anticipato però da un simpatico fuoriprogramma. Red Canzian, Emma D’Aquino e Vira Carbone hanno voluto scattare un selfie di gruppo in mezzo agli studenti, tutti vestiti con la toga in tinta rossa. “Non a caso mi chiamo Red – ha chiosato il cantante – Mi fossi chiamato Green sarei rimasto a casa!

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